contro il carcere e la repressione

Comunicati Stampa

  • Presentazione de Le Cayenne italiane di Pasquale de Feo a Cosenza
    Leggi »
  • SULLA MORTE DI ANTONIO VERDE
    Leggi »
  • Sopravvitto o sovraprezzo? Il business nascosto
    Leggi »
  • SOLIDARIETA' AI DETENUTI DI SIANO: SI ALLE LORO RICHIESTE PER GARANTIRE L'EFFETTIVITA' DEL DIRITTO ALLA SALUTE
    Leggi »
  • SULLA DICREZIONALITA' DELLA MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA
    Leggi »
  • Detenuti in sciopero contro l'ergastolo ostativo
    Leggi »
  • Ancora malasanit nel carcere di Siano
    Leggi »
  • Dieni M5S Si consenta alla famiglia di assistere il parente terminale
    Leggi »
  • QUEL BATTERIO HA COLPITO ANCHE ME. CURARSI IN CARCERE E' IMPOSSIBILE!
    Leggi »
  • DIENI M5S Le istituzioni verifichino il rischio epidemia nel carcere di Catanzaro
    Leggi »
  • RISCHIO EPIDEMIA DA "CLOSTRIDIUM DIFFICILE" NEL CARCERE DI SIANO DOPO LA MORTE DI MICHELE ROTELLA
    Leggi »
  • Agli imbrattamenti seguono le minacce
    Leggi »

  • Leggi »

  • Leggi »
  • Alfano e Maroni: "Riapriremo Pianosa e l'Asinara"
    Leggi »

  • Leggi »
  • E' uscito il nuovo libro di Carmelo Musumeci, L'assassino dei sogni
    Leggi »
  • Si suicida in carcere Diana Blefari
    Leggi »
  • Ergastolano si suicida nel carcere di via Burla
    Leggi »

  • Leggi »
  • Lettera dal carcere di Asti
    Leggi »

  • Leggi »

  • Leggi »
  • ExKarcere ri-occupa
    Leggi »
  • comunicato post-corteo: 19 settembre corteo per non dimenticare Abba e fermare il razzismo
    Leggi »
  • Palermo ha un nuovo ExKarcere!!
    Leggi »
  • APPELLO PERUN MESE DI INIZIATIVE diffuse per affermare in tutti i nostri territori ORA BASTA, RAZZISMO STOP
    Leggi »
  • NOI NON PAGHIAMO IL PIZZO, NOI LOTTIAMO!
    Leggi »
  • In una lettera il dramma di un detenuto "Sono dimagrito troppo, sto muorendo"
    Leggi »
  • PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI-comunicato dell'associazione Papillon Rebibbia
    Leggi »
  • Contro lo sgombero dell'ExKarcere!!!
    Leggi »
  • Sulla manifestazione noponte dell'8 agosto
    Leggi »
  • BRUNO BELLOMONTE LIBERO, LIBERI TUTTI!
    Leggi »
  • la lega fa scuola in calabria...ma al pd
    Leggi »
  • lettera aperta indirizzata ai mezzi di informazione ed ai membri del parlamento
    Leggi »
  • nel carcere di siano
    Leggi »
  • l'ergastolo, il carcere e la speranza
    Leggi »
  • Una giornata nel girone di Siano
    Leggi »
  • dal diario di Carmelo Musumeci
    Leggi »
  • Carenze e attuazione del Dpr 230/2000 nella Casa Circondariale di Palmi (RC)
    Leggi »
  • NON LASCIAMOLI SOLI
    Leggi »
  • Caruso contro ergastolo sciopero fame in 50 istituti
    Leggi »

  • Leggi »

  • Leggi »
  • Nuova visita di Caruso al carcere di RC
    Leggi »
  • FIGLI DI UN DIO MINORE
    Leggi »

  • Leggi »

Notizie

03-03-2016
Le istituzioni verifichino il rischio epidemia nel carcere di Catanzaro
Leggi »

29-02-2016
Catanzaro: a 75 anni muore in carcere per un'infezione, aperta inchiesta
Rotella infatti il 27 gennaio era stato trasferito dal carcere di Gazzi alla Casa circondariale di Catanzaro. Nel carcere calabrese, secondo le poche informazioni acquisite dai familiari, da circa una settimana aveva accusato sintomi da enterite, ma il quadro clinico, evidentemente sottovalutato si era rapidamente aggravato fino al ricovero in terapia intensiva. Il certificato di ricovero ottenuto dai familiari reca la data del 23 febbraio ed una diagnosi di ingresso di paziente in stato di shock multiorgano, con enterite da clostridium difficilis ed una prognosi di imminente pericolo di vita. Leggi »

16-04-2010
Milano, chiesti 27 anni di carcere per il comandante ROS Ganzer
Leggi »

14-10-2009
Rubati i computer degli avvocati degli indipendentisti sassaresi
Leggi »

22-09-2009
Operazione Rewind
Arresti Rewind Torino, allegerite misure cautelari Leggi »

Leggi tutte le notizie »

Comunicato stampa: Contro lo sgombero dell'ExKarcere!!!

Ad appena un anno dall'ultimo sgombero, di nuovo sotto attacco l'esperienza politica del centro sociale ExKarcere: amministrazione locale, potere politico e speculatori rinomati, ancora una volta, uniti nel tentativo di accaparrarsi l'ennesimo segmento di città da rivendere alla speculazione edilizia e all'abietto affarismo dei palazzinari. ExKarcere deve quindi essere scacciato per mano di uno sgombero, la sua casa regalata alla "piazza del libero mercato", la sua progettualità politica chiusa perché incompatibile con i fini perseguiti dalle istituzioni della crisi. A queste logiche di profitto e alle politiche poliziesco-repressive daremo la solita risposta, chiara ed univoca: ExKarcere vive l'intera città come spazio pubblico di sperimentazione politica e culturale e, come in passato, continuerà a costruire antagonismo parlando il linguaggio della riappropriazione.

Ripartiamo dai nostri centri sociali.


É palese come quest'attacco risponda ad una duplice esigenza, una economica, l'altra politica: la prima, portare a compimento la messa a valore del centro storico cittadino, legittimando attraverso la retorica della "riqualificazione urbana" il progressivo allontanamento del proletariato urbano dai quartieri-vetrina, la chiusura di spazi pubblici di aggregazione giovanile e la spasmodica ricerca di profitto speculativo con espropri di case e cartolarizzazioni di beni pubblici; la seconda rientra invece nel quadro della gestione del dissenso e del conflitto nell'Italia Berlusconiana. In linea con le direttive securitarie nazionali, con il pacchetto sicurezza e con la limitazione della libertà di espressione, rispettando le linee guida dettate del governo italiano, a Palermo si tenta di minare le basi della contestazione sociale, cercando di mettere a tacere tutti i militanti con azioni che limitano la libertà personale (come e' avvenuto recentemente a Palermo nei confronti di sindacalisti , senza casa , studenti), negano il diritto alla socialità e soprattutto promuovono l'"abbattimento" degli spazi di aggregazione sociale. Alle ragioni della governance capitalista rispondiamo ripartendo proprio dai centri sociali e dal loro enorme bagaglio di esperienze e lotte quotidiane che i movimenti antagonisti hanno saputo costruire attorno la riconquista degli spazi sociali e collettivi nella metropoli "pacificata". ExKarcere è stato, in questi otto anni, centro di resistenze oltre che nucleo di autonomia e terreno per la ricomposizione di segmenti giovanili di precariato metropolitano; tanto nelle lotte per la difesa dei territori, per il diritto alla casa e al reddito, quanto nella netta opposizione a guerra, precarietà, politiche securitarie e xenofobe, è stato espressione autonoma di forme non mercificabili di socialità costruita dal basso. Investire sui centri sociali occupati ed autogestiti, significa investire sul valore di uno strumento costituzionalmente conflittuale, la cui potenza risiede nella controcultura di cui questi soggetti si fanno portatori nella prassi quotidiana dell'attacco ai meccanismi reali della speculazione e del comando capitalista. Investire sui centri sociali significa, oltretutto, investire sulla presenza militante sui territori come ultimo avamposto contro il fascismo e l'intolleranza dell'era dei pacchetti sicurezza, delle ordinanze anti-raduno e della crisi perenne ... ma, infine, investire sui centri sociali non significa investire sul luogo fisico, quanto su quello che esso rappresenta all'interno del quartiere e della città, su i militanti e la gente comune che lo vive e fa di esso un luogo di confronto, di analisi di critica e soprattutto di antagonismo e conflittualità. Il centro sociale è un nodo che lega la politica alla città e permette ad essa di rivendicare diritti, spazi, reddito, libertà; un punto di partenza, un trampolino di lancio verso la riappropriazione diffusa, centro nevralgico e cruciale che permette di contrastare attivamente le politiche capitaliste e la crisi che stanno generando. Riprendiamo quindi lo slogan dell'Onda Anomala studentesca che poi e' stato assunto da tutti i movimenti sociali "Noi la crisi non la paghiamo" come manifesto della nostra volontà di continuare i nostri progetti, ripartendo da un anno politico che ci ha visto rispondere alle minacce di sgomberi con l'apertura di nuovi spazi e nuovi percorsi (come in occasione del corteo dello scorso 11 ottobre), determinati nell'opporre alle retoriche delle occasioni di sviluppo riqualificanti (ma solo per le tasche di qualcuno) la potenza inarrestabile delle idee, dei desideri e delle relazioni sociali che non possono essere messe a profitto da questa società.

"Dove prima c'era il nulla, tornerà ad esserci il nulla dopo lo sgombero ...
nel mezzo soggetti in lotta e vite resistenti"

Non ci fermerete mai!!!

Centro Sociale Occupato ExKarcere - Palermo
-Banditi che creano conflitti conflitti che creano Banditi-

 

 

(Pubblicato il 20-08-2009)