contro il carcere e la repressione

Comunicati Stampa

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  • SULLA MORTE DI ANTONIO VERDE
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  • Sopravvitto o sovraprezzo? Il business nascosto
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  • SOLIDARIETA' AI DETENUTI DI SIANO: SI ALLE LORO RICHIESTE PER GARANTIRE L'EFFETTIVITA' DEL DIRITTO ALLA SALUTE
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  • SULLA DICREZIONALITA' DELLA MAGISTRATURA DI SORVEGLIANZA
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  • Detenuti in sciopero contro l'ergastolo ostativo
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  • QUEL BATTERIO HA COLPITO ANCHE ME. CURARSI IN CARCERE E' IMPOSSIBILE!
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  • Nuova visita di Caruso al carcere di RC
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Notizie

03-03-2016
Le istituzioni verifichino il rischio epidemia nel carcere di Catanzaro
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29-02-2016
Catanzaro: a 75 anni muore in carcere per un'infezione, aperta inchiesta
Rotella infatti il 27 gennaio era stato trasferito dal carcere di Gazzi alla Casa circondariale di Catanzaro. Nel carcere calabrese, secondo le poche informazioni acquisite dai familiari, da circa una settimana aveva accusato sintomi da enterite, ma il quadro clinico, evidentemente sottovalutato si era rapidamente aggravato fino al ricovero in terapia intensiva. Il certificato di ricovero ottenuto dai familiari reca la data del 23 febbraio ed una diagnosi di ingresso di paziente in stato di shock multiorgano, con enterite da clostridium difficilis ed una prognosi di imminente pericolo di vita. Leggi »

16-04-2010
Milano, chiesti 27 anni di carcere per il comandante ROS Ganzer
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14-10-2009
Rubati i computer degli avvocati degli indipendentisti sassaresi
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22-09-2009
Operazione Rewind
Arresti Rewind Torino, allegerite misure cautelari Leggi »

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L'associazione

Chi siamo

Yairaiha O.N.L.U.S. è un’associazione senza scopo di lucro nata a Cosenza il 29 Marzo 2006. Ci occupiamo della tutela dei diritti umani, in particolare di quelli delle persone private della libertà personale. Speriamo in un mondo senza più carcere.

La nostra attività è iniziata nel 2005: ci siamo occupati delle condizioni dei migranti detenuti negli istituti di reclusione del territorio, tra il 2006 e il 2008 abbiamo effettuato diverse ispezioni negli Istituti Penali Calabresi e nei Centri di Permanenza Temporanea da cui sono scaturite alcune interrogazioni parlamentari. Negli stessi anni abbiamo avviato campagne in favore dell’amnistia e dell’indulto e ci siamo occupati della gestione di un centro per minori non accompagnati a Rende, chiamato “Punto di partenza”.

Dalla nostra costituzione ad oggi ci siamo battuti per l’abolizione dell’ergastolo ostativo e del regime detentivo speciale ex articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario. Per tale ragione, sin dalla nascita, abbiamo effettuato diverse ispezioni negli istituti penitenziari italiani con l’Europarlamentare Eleonora Forenza e organizzato dibattiti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

Attraverso rapporti epistolari con centinaia di detenuti e loro familiari abbiamo il quadro della situazione costantemente aggiornato.

Il regime detentivo speciale ex art 41 bis dell’ordinamento penitenziario è stato oggetto di attenzione da parte del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura e delle pene e trattamenti inumani e degradanti (CPT) sin dalla sua introduzione nel 1992: si applica esclusivamente ai detenuti coinvolti o sospettati di essere coinvolti in reati afferenti la criminalità organizzata di stampo mafioso, di stampo terroristico o eversivo e che mantengono collegamenti con l’organizzazione criminale di appartenenza. Brevemente, tale regime detentivo speciale si basa sulla segregazione dei detenuti di stampo mafioso, che possono condividere con max altri 4 detenuti dei momenti di socialità per 2 ore al giorno su 24 (una di esercizio fisico e una nella saletta della socialità). La possibilità di mantenere contatti con l’esterno consiste in una visita di un’ora al mese con i familiari, sottoposta a rigide condizioni di sorveglianza, audio e video registrata e alternativa al colloquio telefonico di 10 minuti. Per l’altissimo livello di isolamento psichico a cui sono sottoposti i detenuti nel lungo periodo, il CPT ha avvisato nei suoi report le autorità italiane che il regime detentivo speciale contiene in sé il germe di ciò che può sfociare in un trattamento inumano e degradante.

In questo contesto, la nostra preoccupazione maggiore riguarda le condizioni di salute dei detenuti sottoposti a lunghe pene ed ergastolani: infatti, la maggior parte di essi è anziana e soffre di patologie importanti o di tumori. Per tale ragione abbiamo più volte sollecitato il Governo a concedere il differimento della pena per motivi di salute, come prevede il nostro ordinamento.

Con la pandemia mondiale del Covid-19 abbiamo sollecitato il Ministro della Giustizia e il Parlamento a concedere l’amnistia, dal momento che gli istituti penitenziari italiani non sono idonei a prevenire il contagio, soprattutto per il sovraffollamento carcerario ( rispetto al quale l’Italia è stata già condannata due volte dalla Corte di Strasburgo per trattamenti inumani e degradanti). Nello stesso periodo, ci siamo occupati delle presunte torture nel carcere di Foggia, verificatesi a seguito delle rivolte carcerarie, denunciandole attraverso un esposto alla Procura della Repubblica.

Our Association. Let’s talk about us.

Yairaiha Onlus is a no-profitmaking organization which was born on 29th March 2006 in Cosenza. Our purpose is protecting human rights, in particular the prisoners’ ones. Infact, we hope in a world in which prison will be abolished.

Our activity started in 2005: we dealth with restricted immigrants’ conditions. Between 2006 and 2008 we made different monitoring acrivities in local prisons and detention centres for immigrants, which have led to parliamentary inquiries. In the same years, we fought for amnisty and pardon and we also have managed with a centre for unaccompained foreign minors in Rende called “Punto di partenza”.

Since our establishment, we have been engaged with the abolition of life imprisonment without parole and the special detention regime under Article 41 bis of the Penitentiary Law. For this reason, not only in 2018, with the Member of European Parliament Eleonora Forenza, we inspected many italian prisons and 41 bis sections, but we also have organized during these years many talks with the aim of sensitize public awareness of the issue.

Through epistolary relationships with hundreds of inmates and their families we have the picture of the situation constantly updated.

The special detention regime under Article “41-bis” of the Penitentiary Law has been examined many times by the CPT (European Commette for the Prevention of Torture and Inhuman or Degradating Treatment or Punishment) since its official introduction in 1992: it applies exclusively to prisoners who have been convicted of or are suspected of having committed an offence in connection with mafia-type, terrorist or subversive organisations, and who are considered to maintain links with such organisations. In summary, the “41-bis” regime consists of segregation in small groups of inmates (up to a maximum of four persons), who can associate for two hours per day (one hour of outdoor exercise and one hour in a communal room). The possibilities to maintain contact with the outside world consist of one one-hour visit per month with a family member, under closed conditions and with audio surveillance and video-recording or, alternatively, a ten-minute telephone call per month if a visit cannot take place during the same period. For the high level of isolation, the CPT in its reports warns Italian Governement that 41 bis contains in itself the germ o fan inhuman and degradating treatment.

In this field, our biggest concern is prisoners’ health conditions. In fact, the most of prisoners in 41 bis sections and life convicts too are old and suffer from different illnesses and tumors. For this reason, we have issued many invitations to Italian Governement to grant the deferement of their sentence.

After the global Covid-19 pandemic, we have issued an invitation to the Justice Minister and Parliament for granting amnesty: infact, italian prisons are inadequate to prevent the risk of infection, especially because of overcrowding, for whom our Country has been twice condemned by the European Court of Human Rights for inhuman and degradating treatments. We also have lodged a complaint for tortures in Foggia’s prison after some riots against the new restrictions due to Covid-19.

 

 

(Pubblicato il 04-08-2020)

Bilancio socio economico 2020

Cari amici,


ci siamo lasciati esattamente un anno fa con tanti buoni propositi, forti delle sentenze della Corte europea e della Corte Costituzionale rispetto alla barbarie dell'ergastolo ostativo. A fine gennaio scorso il Comitato europeo per la prevenzione della tortura, ancora una volta, bacchettava l'Italia su sovraffollamento, abusi e carenze sanitarie e richiamava l'Italia per le “ulteriori afflizioni” insite nel regime di 41 bis affatto rispondenti ad esigenze di sicurezza. Con l'arrivo della pandemia ci siamo trovati di fronte ad uno scenario completamente inedito che abbiamo cercato di affrontare da subito sollecitando il governo e amministrazione penitenziaria affinché venissero adottate le giuste misure per fronteggiare questa emergenza esclusivamente sanitaria. Già il 4 marzo inviammo un primo appello affinché venissero applicati gli istituti di legge verso i soggetti più fragili, ammalati e anziani, e per un provvedimento generalizzato di amnistia e indulto. Appello che richiamava i principi espressi dall'organizzazione mondiale della sanità, dall'art. 32 della Costituzione e dagli articoli del codice penale (146 e 147) che sanciscono la preminenza del diritto alla salute sulla potestà punitiva dello Stato, a prescindere dal titolo del reato. Crediamo che questo nostro appello non sia passato completamente inosservato vista la, ormai, famigerata, circolare del DAP del 21 marzo con cui si predisponeva la ricognizione dei detenuti con determinate patologie. Non è passato inosservato neanche da tante altre realtà che pure si battono per i diritti dei detenuti, ed anche se non hanno inteso sottoscrivere il nostro appello, hanno rilanciato battendo sullo stesso tasto. Purtroppo non è bastata nemmeno la pandemia a mettere un freno alla cultura giustizialista di questo governo e della nostra società che, anzi, si è estesa a tutta la società. E sono due aspetti che si influenzano a vicenda con la complicità dei media che seguono il vento forcaiolo che ormai la fa da padrone. La mistificazione mediatica della realtà carceraria è arrivata nelle case degli italiani nel mese di maggio producendo una ulteriore compressione dei diritti della popolazione detenuta e dei familiari. Nelle pagine che seguono abbiamo cercato di raccogliere una sintesi significativa del lavoro, enorme, svolto in quest'ultimo anno nonostante la pandemia abbia rallentato i nostri ritmi di vita quotidiana ed anche la nostra corrispondenza abituale ne ha risentito. Ci spiace molto non potervi far pervenire gli interventi sui media, che sono stati pure tanti, con la speranza di dare voce alle centinaia richieste di aiuto che arrivavano da dentro e dai familiari ed essere ascoltati da chi di dovere. In ultima pagina appuntiamo i link di queste iniziative. Vista l'impossibilità di organizzare iniziative di sensibilizzazione di presenza in questi mesi abbiamo organizzato diverse iniziative online assieme alle maggiori figure che in questo ultimo anno hanno fatto sentire la propria voce al fianco dei detenuti e delle detenute, sono stata iniziative molto partecipate anche dai familiari attenti alle condizioni dei propri cari e protagonisti delle mobilitazioni che in questi mesi si sono fatte. Dalla “maratona per la libertà” del 27 dicembre è uscita chiaramente la volontà di organizzare una manifestazione nazionale per uscire dall'isolamento in cui si è relegati per i prossimi mesi di cui daremo eventualmente comunicazione (pandemia permettendo). Stiamo preparando la trascrizione delle ultime iniziative che verranno raccolte in un volume di prossima pubblicazione che invieremo su richiesta perché molto corposo

Ricordiamo che quanto facciamo è del tutto volontario e nessun membro dell'associazione percepisce una retribuzione per l'attività che svolge, in ogni caso questa ha dei costi che puntualmente vengono rendicontati all'assemblea dei soci e degli aderenti. Di seguito il resoconto annuale delle entrate e delle uscite.



Quote adesione 2020: 1.540,00

Contributi soci: 840,00

Donazioni: 50,00

Entrate totali: 2.430,00


Spese postali ordinarie: 1.396,10

Spese ordinarie: 153,89

Spese legali : 301,00

Spese straordinarie: 118,62

Cancelleria: 180,70

Utenze: 499,62


Spese totali: 2.649,93


Anticipazioni: 219,93




P.S. Se non siete interessati a ricevere più la raccolta annuale chiediamo, cortesemente, di darcene comunicazione così da evitare spreco di carta, grazie.



Cosenza, 21 gennaio 2021                            Yairaiha Onlus

Scarica l'allegato "opuscolo_2020.pdf" (468 KB)

 

(Pubblicato il 24-01-2021)

Dossier Repressione

Indice
Prefazione
3
Dallo Stato sociale allo Stato penale
9
Il decreto Salvini
e le manifeste illegittimità costituzionali
25
Europa, da Stati “di diritto” a Stati “di eccezione”
66
Repressione nei CPR in Italia
e prime conseguenze del Decreto Salvini
76
Cercando il carcere nella Costituzione
106

Scarica l'allegato "repressione_1.3.pdf" (518 KB)

 

(Pubblicato il 01-08-2020)

Bilancio socio economico 2019

Cari amici,

quest’anno è stato faticoso ma ricco di piccole e grandi soddisfazioni. In questa raccolta a ritroso abbiamo cercato di riportare le tappe più significative attraverso una sintesi dei comunicati a nostra firma e degli articoli relativi alle denunce sollevate.

Siamo certi che le sentenze di Strasburgo e della Corte Costituzionale hanno ridato speranza a tutti noi ma bisogna leggerle nella giusta prospettiva: non aboliscono l’ostatività ma restituiscono al magistrato di sorveglianza la possibilità di valutare il cambiamento di ogni singola persona in relazione alla concessione dei permessi premio, senza l’automatismo della preclusione a priori. È certamente una sentenza storica, ma le reazioni scatenate da queste sentenze nel mondo della magistratura e della politica sono molto preoccupanti. In Corte Costituzionale l’incostituzionalità del 4bis, nella parte in cui nega l’accesso ai permessi premio, è passata per un solo voto di differenza, 8 voti favorevoli e 7 contrari e, a nostro avviso, questo aspetto ben rappresenta il clima giustizialista che si respira in Italia. Ci chiediamo quale magistrato di sorveglianza si assumerà la responsabilità di far valere queste sentenze? Se già una parte della magistratura e della politica risponde più alla pancia del paese che non allo Stato di diritto cosa possiamo aspettarci? E allora capiamo bene che la lotta contro l’ergastolo e contro l’ostatività sono tutt’altro che finite.

E non abbiamo finito, purtroppo, di denunciare le violazioni e le violenze che si verificano quotidianamente nelle carceri. Quello che ci lascia ben sperare è la presa di coscienza da parte di molti e molte che hanno deciso di denunciare, anche tra gli operatori. È la presa di coscienza dei tanti familiari che ogni giorno ci segnalano le ingiustizie apprese a colloquio. La società ignora quello che troppo spesso avviene dentro quelle mura, e noi non ci dobbiamo stancare di farlo conoscere, nonostante la censura e il clima di omertà che si respira, utilizzando tutti i mezzi possibili. Non è con l’accondiscendenza e col silenzio che si ottengono i diritti ma con la consapevolezza che ognuno di noi è parte attiva del consorzio umano e se vogliamo che le cose cambino non ci possiamo e non ci dobbiamo sottrarre.

Inoltre quest’anno vorremmo curare una raccolta di scritti dal 41 bis, pertanto invitiamo quanti hanno vissuto anche un breve periodo in questo circuito a volerci inviare la propria testimonianza, anche in forma anonima, su quello che realmente si vive.



Per esigenze tipografiche sintetizziamo le voci di bilancio in due sole voci: entrate e uscite.

Entrate: tessere 1.935,00

donazioni 405,00

Uscite (cancelleria, postali, viaggi) 3.735,03

 

Associazione Yairaiha Onlus – Via Salita Motta, 9 – 87100 Cosenza

www.yairaiha.org - yairaihaonlus@libero.it



 

(Pubblicato il 01-08-2020)

Bilancio socio-economico 2018

Cari amici,

il 2018 è stato un anno molto impegnativo e proficuo per la nostra associazione. In particolare l’impegno delle ultime elezioni politiche, dove abbiamo intrapreso un percorso per noi nuovo e non del tutto scontato, ha rappresentato un momento di crescita permettendoci, soprattutto, di portare in decine di piazze, tra la gente comune, i temi del carcere, dell’ergastolo e del 41bis. Una sfida importante in una fase storica segnata dal giustizialismo e dall’indifferenza verso gli ultimi. Il risultato in termini elettorali è stato insufficiente ma ci ha permesso di incontrare tanti soggetti sensibili e stringere nuove alleanze sociali anche per il futuro. Nei prossimi anni pagheremo pesantemente la mancanza di una rappresentanza garantista e sensibile ai diritti e alla dignità umana all’interno della compagine governativa. Riteniamo che il disastro sociale a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi sia sotto gli occhi di tutti, mentre il carcere viene invocato come unica risposta per gli innumerevoli disagi. La “riforma” penitenziaria appena varata ne è triste testimonianza perché va a peggiorare le condizioni delle 60.000 persone recluse, riducendo notevolmente la previsione e la possibilità di accesso alle pene alternative. Il mantra della “certezza della pena” ormai ha sovrastato il diritto riducendo le problematiche sociali ad una questione di ordine pubblico e ad una criminalizzazione generale del disagio e delle lotte sociali.

Sono proseguite le visite ispettive assieme all’europarlamentare Eleonora Forenza, monitorando a sorpresa alcuni degli istituti, scelti in base alle segnalazioni di maggiore criticità che abbiamo ricevuto. Sono in programma alcune altre ispezioni fino a fine mandato e nei prossimi giorni verrà presentata una nuova interrogazione al Parlamento europeo sull’ergastolo ostativo. Abbiamo dato vita a diverse iniziative di sensibilizzazione e approfondimento, in collaborazione con alcune università e altre associazioni. Nel mese di luglio abbiamo lanciato un appello per la scarcerazione dei detenuti gravemente ammalati, sottoscritto da centinaia di intellettuali, cittadini, associazioni e familiari, che abbiamo inviato alle istituzioni competenti lo scorso 20 dicembre. Tantissime le azioni collettive che hanno avuto il solo obiettivo di denunciare le condizioni disumane che spesso sono riservate a quanti si trovano a dover scontare una pena carceraria in Italia, lontano da quelli che sono i principi costituzionali dell’art. 27.

Di seguito elenchiamo le principali azioni di interesse collettivo dell’ultimo anno per dare riscontro anche a quanti non hanno “sentito” molto la nostra presenza per difficoltà e limiti oggettivi dati dalla vastità delle problematiche in campo.

  • 17 dicembre: visita ispettiva del carcere di Parma con Eleonora Forenza, europarlamentare;

  • Dicembre 2017-Marzo 2018: campagna elettorale che ci ha visti impegnati con decine di iniziative di sensibilizzazione su abolizione dell’ergastolo e del 41 bis;

  • 16 febbraio: ispezione carcere di Arghillà (RC) con Eleonora Forenza, europarlamentare;

  • 16 marzo: dibattito e presentazione del libro di Annino Mele “Mai l’ergastolo nella vita quotidiana” all’università Federico II di Napoli;

  • 17 marzo: dibattito e presentazione del libro di Annino Mele “Mai l’ergastolo nella vita quotidiana” al Teatro dell’Acquario – Cosenza;

  • 30 marzo: presidio sotto il carcere di Cosenza, Bari e Napoli nella giornata di digiuno per l’abolizione dell’ergastolo;

  • 30 marzo: visita ispettiva del carcere di Rebibbia con Eleonora Forenza, europarlamentare;

  • 26 giugno: “Il carcere tra lotte e riforme”, iniziativa a sostegno della giornata di digiuno per l’abolizione dell’ergastolo con presentazione del libro “correvo pensando ad Anna” di Pasquale Abatangelo – Cosenza

  • 12 luglio: lancio appello e campagna per la scarcerazione dei detenuti gravemente ammalati. Raccolta firme cartacea e online trasmessa alle istituzioni in data 20 dicembre;

  • 31 ottobre: visita ispettiva del carcere di Siano con Eleonora Forenza, europarlamentare;

  • 14/15/16 novembre: Rievocando l’ergastolo e altri luoghi di periferia. Ciclo di incontri con Carmelo Musumeci, ex ergastolano in libertà condizionale, che si sono tenuti nelle università di Catanzaro, Cosenza e Napoli;

  • 14/15 novembre: presentazione del libro di Carmelo Musumeci a Catanzaro (libreria Ubick) e Cosenza (Teatro dell’Acquario);

  • 15 novembre: ispezione carcere di Milano Opera con Eleonora Forenza, europarlamentare;

  • 16 novembre: ispezione carcere di Voghera con Eleonora Forenza, europarlamentare;

  • 18 novembre: inaugurazione sportello per i diritti dei detenuti nella Rete Centro Storico;

  • 22 novembre: denuncia pubblica su pestaggi nel carcere di San Gimignano;

  • 6 dicembre: Non solo Stefano. Presentazione del libro “La cella zero” di Pietro Ioia all’Università della Calabria;

  • 10 dicembre: fiaccolata assieme ad altre associazioni per la terza giornata di digiuno per l’abolizione dell’ergastolo;

  • 31 dicembre: presidio di fine anno sotto il carcere di Cosenza;

  • Decine di sollecitazioni istituzionali per casi particolarmente gravi che ci sono stati sottoposti dai diretti interessati e dai loro familiari;

  • Trasmissione alle istituzioni di reclami singoli e collettivi sulle violazioni in essere nei relativi istituti;

  • La rete di consulenti del lavoro e legali per la presentazione di ricorsi sulle mercedi prosegue il lavoro per il riconoscimento delle differenze retributive. Ad oggi sono stati presentati 35 ricorsi. Sono stati definiti con esito positivo i primi 8, degli altri è già stata fissata prima e/o seconda udienza;

  • Dei dieci ricorsi presentati per la revoca delle pensioni e disoccupazioni ai condannati per 416bis e 270bis in forza della riforma Fornero, ad oggi è stata definita una posizione pensionistica che è stata ripristinata e sono stati corrisposti anche gli arretrati, si attendono gli esiti delle altre.

Inutile ribadire l’importanza delle iniziative formative e di sensibilizzazione e il ruolo fondamentale che queste assumono all’interno della società per far conoscere la realtà carceraria e provare a superarne la necessità. Se ne parla poco e, spesso, come di una entità necessaria e insuperabile. Noi, invece, siamo conviti che il carcere si possa e si debba superare.

Sicuramente abbiamo omesso qualcosa dal presente report, un’ultima nota la riserviamo alla parte economica dell’associazione con un resoconto delle entrate e delle uscite.

Quote adesione 2018 detenuti aderenti: euro 2.320,00

Quote adesione-contributi soci: 935,00 euro

Donazioni volontarie: 380,43 euro

Anticipazioni: 1.140,49 euro

Spese lavori sede: 492,80 euro

Spese postali ordinarie: € 723,74 euro

Spese ordinarie (ispezioni, campagne, iniziative): 1.238,94 euro

Spese postali straordinarie: € 988,16 euro

Spese straordinarie: 893,51 euro

Spese postali ricorsi lavoro/Fornero: € 438,77 euro

Totale quote/contributi ricevuti nel 2018: 3.635,43 euro

Totale spese 2018: 4.775,92 euro

Cosenza, 9 gennaio 2019 Associazione Yairaiha Onlus

per sostenerci puoi inviare un contributo sul cc postale n. 1032818005 intestato a Associazione Yairaiha Onlus, per aderire inviare una mail con le motivazioni a yairaihaonlus@libero.it

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Scarica l'allegato "bilancio_socio-economico_2018.pdf" (40 KB)

 

(Pubblicato il 05-03-2019)

Bilancio socio-economico 2016-17

Scarica l'allegato "bilancio_socio-economico_2016-2017_soci.pdf" (27 KB)

 

(Pubblicato il 04-03-2019)

Bilancio economico - sociale Yairahia Onlus

Bilancio economico - sociale Yairahia Onlus

Cari soci,
quello che sta per chiudersi è stato un anno molto impegnativo e proficuo per la nostra associazione. Tante le azioni intraprese con alcuni risultati importanti grazie soprattutto alla fiducia riposta da tutti gli iscritti e da molti familiari, in una piccola associazione di provincia e all’impegno che tutti voi avete profuso sul piano del riconoscimento dei diritti. Un particolare ringraziamento va a quei pochi rappresentanti istituzionali, l’europarlamentare Eleonora Forenza e la consigliera regionale della Lombardia Paola Macchi che stanno dimostrando sensibilità e concretezza rispetto alle tematiche carcerarie con i quali abbiamo intrapreso alcune battaglie importanti e il monitoraggio a sorpresa degli istituti dove riceviamo segnalazioni di maggiori criticità e che proseguirà anche nel prossimo futuro. Tantissime le azioni collettive che hanno avuto il solo obiettivo di denunciare le condizioni disumane che spesso sono riservate a quanti si trovano a dover scontare una pena carceraria in Italia, lontano da quelli che sono i principi costituzionali dell’art. 27.
Di seguito elencheremo le principali azioni di interesse collettivo dell’ultimo anno per dare riscontro anche a quanti non hanno “sentito” molto la nostra presenza per difficoltà e limiti oggettivi dati dalla vastità delle problematiche in campo.
·Maggio-Agosto 2016: campagna a sostegno dello sciopero collettivo per la revisione dell’art. 4 bis OP lanciata da un gruppo di ergastolani ostativi che ha visto la partecipazione di migliaia di detenuti e per la quale abbiamo raccolto 35.000 firme inviate alle istituzioni;
·Denuncia pubblica sulla morte di un detenuto nel carcere di Catanzaro per malasanità penitenziaria; in questo caso l’associazione si costituisce parte civile.
·Denuncia pubblica e sollecito al MDS competente per un altro detenuto del carcere di Catanzaro, le cui patologie erano state sottovalutate dai medici penitenziari. Siamo riusciti ad ottenere la sospensione della pena per le gravi condizioni (tumore al pancreas e metastasi varie) ma nel giro di pochi mesi è deceduto. Anche in questo caso l’associazione si costituirà parte civile.
·A seguito di questi due casi, abbiamo incontrato il garante nazionale assieme ai familiari delle vittime, inoltre c’è stata l’attenzione del tg3 calabria, e sulla morte di Rotella è stata presentata una interrogazione parlamentare da parte dell’on. Federica Dieni.
·Trasmissione alle istituzioni di reclami singoli e collettivi sulle violazioni in essere nei relativi istituti, proposti da parte dei detenuti di: Catanzaro, Voghera, Oristano, San Gimignano, Livorno, Parma, Vibo Valentia, Rossano, Bari.
·Settembre 2016: segnalazione al Garante Nazionale di un detenuto con gravi problemi psichici e in isolamento totale da oltre 6 anni nel carcere di Voghera. A seguito della segnalazione il detenuto in questione è stato trasferito in centro clinico adeguato. Relazione del Garante Nazionale.
·Dicembre 2016: presentazione di una interrogazione al parlamento europeo sull’ergastolo ostativo da parte dell’On. Forenza, su nostra sollecitazione. La commissione ha eluso l’oggetto dell’interrogazione rinviando alla corte europea;
·2016-2017: Trasmissione di lettere collettive al Comitato europeo per la prevenzione della tortura sull’ergastolo ostativo sottoscritte da: Catanzaro, Rossano, Spoleto, Sulmona, Voghera, Spoleto, Vibo Valentia, Oristano, Parma, Palermo, Catania, Siracusa, Paola, Saluzzo, Livorno.
·Visite ispettive con l’europarlamentare Eleonora Forenza delle carceri di Bari, Sulmona, Spoleto. Altre sono in programma. Di ogni ispezione viene inviata relazione dettagliata agli organismi territoriali, compreso il CSM in relazione al funzionamento del MDS, ed europei.
·2 ispezioni mirate nel carcere di Voghera con la consigliera Paola Macchi a seguito di segnalazione di sciopero della fame e sospensione di terapie mediche. È stato sollecitato l’intervento della commissione carcere regionale.
·Varie segnalazioni alle istituzioni per casi particolarmente gravi in vari istituti;
·Su richiesta degli interessati abbiamo attivato una piccola rete di consulenti del lavoro e legali per la presentazione di ricorsi sulle mercedi. Ad oggi sono stati presentati 15 ricorsi ed altrettanti in via di presentazione. Tantissime le nuove richieste: portate pazienza! J
·Maggio 2017- abbiamo sollevato l’incostituzionalità e l’illegittimità della riforma Fornero nella parte che riguarda la revoca delle pensioni e disoccupazioni ai condannati per 416bis e 270bis. Su delega di alcuni aderenti abbiamo presentato diverse diffide all’inps ed oggi stiamo per presentare una serie di ricorsi. Su questa questione abbiamo prodotto, proprio in questi giorni - a seguito della sentenza positiva emessa dal giudice del lavoro di Teramo, anche una lettera (che alleghiamo) al ministero e all’inps invitandoli a voler ripristinare bonariamente le prestazioni revocate indistintamente, senza dover ricorrere alle vie legali.
·Abbiamo prodotto, inoltre, diversi interventi in merito alla riforma, che in questi mesi abbiamo cercato di veicolare attraverso incontri ed iniziative pubbliche. Diverse presentazioni di libri in collaborazione con l’università della Calabria ed altre in programma. Anche qua facciamo un breve riepilogo: nov. 2016 presentazione di “abolire il carcere”- Unical; aprile 2017 “le cayenne italiane-pianosa e l’asinara di Pasquale de Feo con Francesca de Carolis – Unical; settembre 2017 “Incluso gli esclusi: ergastolo, ostatività e riforma” – Villa San Giovanni, incontro con familiari, intellettuali, persone sensibili. Da questo incontro è stata prodotta una lettera dei familiari alla commissione per la riforma dell’op che alleghiamo. 10 dicembre 2017: adesione alla giornata di digiuno per l’abolizione dell’ergastolo e promozione di presidi di solidarietà della società civile in varie città (Cosenza, Bari, Teramo e altre); 14 dicembre 2017: seminario sull’ergastolo ostativo all’università Magna Grecia di Catanzaro-facoltà di scienze politiche. A febbraio 2018 è prevista la proiezione del film “Socialmente pericolosi” con a seguire un dibattito, sempre all’unical e in un teatro cittadino; a giugno 2018 è in programma un incontro con Gherardo Colombo sull’inutilità del carcere, sempre all’Università della Calabria.
Questo tipo di iniziative, sebbene non immediatamente tangibili per chi si trova in carcere, svolgono l’importante funzione di veicolare un messaggio diverso all’interno della società e di far conoscere la realtà carceraria anche a persone che generalmente neanche si pongono il problema dell’esistenza di una istituzione che, così come è concepita oggi, ha una funzione punitiva fine a se stessa e ben lontana da quell’articolo 27 che i padri costituenti hanno fortemente voluto a garanzia della dignità umana come bene primario di ogni individuo.
Sicuramente abbiamo omesso qualcosa dal presente report, un’ultima nota la riserviamo alla parte economica dell’associazione con un resoconto delle entrate e delle uscite.
Quote adesione 2016 per 130 detenuti aderenti: 1.175,00 euro
Quote adesione 2017 per 201 detenuti aderenti: 1.770,00 euro
Quote adesione-contributi soci 2016: 200,00 euro
Quote adesione-contributi soci 2017: 370,00 euro
Spese cancelleria e varie 2016-17: 1.829,82 euro
Spese postali 2016-17: 1.467,54 euro
Totale quote/contributi 2016/17 al 28/11/17: 3.515,00 euro
Totale spese 2016/17 al 27/11/17: 3.297,36 euro
Auspichiamo di continuare assieme il percorso intrapreso e cogliamo l’occasione per augurare a ciascuno buone feste sperando che il prossimo anno possa cambiare qualcosa per tutti.

 

(Pubblicato il 25-01-2018)

bilancio sociale al 31 marzo 2012

Verbale assemblea 31 marzo 2012


In data 31 marzo 2012, alle ore 17.00 si è riunita l'assemblea dei soci dell'associazione Yairaiha Onlus, sono presenti i soci:

Sandra Berardi, Luana Stellato, Ferdinando Gentile, Paolo Battafarano. Il socio Fabio Federico ha dato delega a votare per suo conto la socia Sandra Berardi.


All'ordine del giorno i seguenti punti:



  • Approvazione bilancio finanziario dell'esercizio 2011;

  • verifica delle attività svolte;

  • futuro del centro di accoglienza "Punto di Partenza";

  • bilancio sociale.

dopo aver preso visione del bilancio economico e sociale proposto dal Presidente l'assemblea dei soci approva all'unanimità. Per quanto concerne il prosieguo del centro di accoglienza la socia Sandra Berardi, nonchè responsabile della struttura, relazione sullo stato delle cose attuali. A suo avviso è quasi impossibile proseguire, sebbene la necessità di tale servizio sul nostro territorio è pressocché indispensabile, i tagli alle politiche sociali, effettuate dal Governo e di conseguenza anche dalla Provincia, rendono impossibile poter continuare a garantire un servizio dignitoso. Negli ultimi due anni si è cercato di garantire il servizio anche a costo di una autoriduzione dei rimborsi ai volontari previsti ma, ad oggi, ritengo che non ci siano altri margini di manovra. La richiesta di accreditamento con la Regione Calabria, depositata nel 2006 e sollecitata più volte, è rimasta lettera morta. Oggi è quanto mai impossibile per via dei blocchi degli accreditamenti per effetto del riordino del settore socio-sanitario imposto dal Governo. L'amministrazione provinciale per il 2012, non ha ancora stabilito il contributo destinato al progetto ma si prevedono ulteriori e sostanziali tagli. Allo stato attuale stiamo rischiando a mantenere aperta la struttura col rischio concreto che dovremo farci carico dei debiti di gestione che si andranno ad accumulare fino alla eventuale stipula della convenzione che è subordinata all'approvazione del bilancio della Provincia. Si sta comunque ragionando su ipotesi. Si rimanda la discussione di questo punto specifico alla prossima assemblea che verrà convocata appena verrà definito il PEG della provincia. Assieme a questo punto verrà fatta anche la verifica delle attività svolte. Alle ore 19.30.00 l'assemblea si scioglie e si aggiorna presumibilmente ai primi di maggio.



Cosenza, 31 marzo 2012




Presidente                          Segretario dell'assemblea

Sandra Berardi                           Ferdinando Gentile

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(Pubblicato il 03-07-2012)

quadro riassuntivo entrate e uscite al 31 marzo 2012

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(Pubblicato il 03-07-2012)

bilancio sociale al 31 marzo 2011

Verbale assemblea 31 marzo 2011




In data 31 marzo 2011, alle ore 18.00 si è riunita l'assemblea dei soci dell'associazione Yairaiha Onlus, sono presenti i soci:

Sandra Berardi, Luana Stellato, Ferdinando Gentile, Paolo Battafarano. Il socio Fabio Federico ha dato delega a votare per suo conto la socia Sandra Berardi.


All'ordine del giorno i seguenti punti:



  • Approvazione bilancio finanziario dell'esercizio 2010;

  • verifica delle attività svolte;

  • bilancio sociale;

  • rinnovo cariche sociali.



dopo aver preso visione del bilancio economico e sociale proposto dal Presidente l'assemblea dei soci approva all'unanimità. La ripresa del lavoro con le persone detenute ha fatto si che portassimo all'attenzione degli organi competenti alcune delle situazioni più drammatiche di violazione di diritti umani e del diritto alla salute delle persone sottoposte a limitazione della libertà. Naturalmente le necessità sarebbero ben più vaste, visto il grave sovraffollamento che investe la totalità degli istituti penitenziari e le leggi libertecide che stanno alla base di una tale drammatica situazione. L'assemblea decide, pertanto, di approfondire e rilanciare azioni a sostegno di campagne volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema.

Dopo un'approfondita discussione sul rinnovo delle cariche sociali, attualmente rivestono il ruolo di presidente la socia Sandra Berardi e di vicepresidente il socio Ferdinando Gentile, si è deciso di lasciarle invariate per impossibilità degli altri soci a sostenere gli impegni derivanti da tali cariche. Alle ore 20.00 l'assemblea si scioglie.





Cosenza, 31 marzo 2011





Presidente                            Segretaria dell'assemblea

Sandra Berardi                                  Luana Stellato

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(Pubblicato il 03-07-2012)

quadro riassuntivo entrate e uscite al 31 marzo 2011

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(Pubblicato il 03-07-2012)

bilancio sociale al 30 marzo 2010

Verbale assemblea 30 marzo 2009

In data 30 marzo 2010, alle ore 16.00 si è riunita l'assemblea dei soci dell'associazione, sono presenti i soci:

Sandra Berardi, Luana Stellato, Fabrizio Grandinetti, Ferdinando Gentile, Paolo Battafarano. I soci Fabio Federico e Daniele Pietramala hanno dato delega a votare per loro conto.

All'ordine del giorno i seguenti punti:

Approvazione bilancio finanziario dell'esercizio 2009;

verifica delle attività svolte;

bilancio sociale;

proposta di coordinamento regionale su carcere e campagna

"Mai dire Mai".

dopo aver preso visione del bilancio economico e sociale proposto dal Presidente l'assemblea dei soci approva all'unanimità. Dalla verifica delle attività emerge la volontà di riprendere più proficuamente il lavoro interrotto sulle carceri e di accogliere la proposta di creare un coordinamento regionale.

Alle ore 17. 00 l'assemblea si scioglie.

Cosenza, 30 marzo 2010

Il presidente                                                                il segretario

Sandra Berardi                                                          Paolo Battafarano

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(Pubblicato il 22-06-2010)

quadro riassuntivo entrate e uscite al 31 marzo 2010

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(Pubblicato il 10-07-2012)

bilancio sociale al 31 marzo 2009

Verbale assemblea 31 marzo 2009

In data 31 marzo 2009 si è riunita l'assemblea dei soci dell'associazione, sono presenti i soci:

Sandra Berardi, Luana Stellato, Fabrizio Grandinetti, Ferdinando Gentile. I soci Fabio Federico e Daniele Pietramala hanno delegato Sandra Berardi a votare per loro.

All'ordine del giorno i seguenti punti:

Approvazione bilancio finanziario dell'esercizio 2008

verifica delle attività svolte;

bilancio sociale.

dopo aver preso visione del bilancio proposto dal Presidente l'assemblea dei soci approva all'unanimità e rimanda la discussione degli altri due punti a data da destinarsi. L'assemblea si dichiara chiusa alle ore 22.45

Cosenza, 31 marzo 2009

Il presidente                                                                      il segretario

Sandra Berardi                                                                  Luana Stellato

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(Pubblicato il 22-06-2010)

quadro riassuntivo entrate e uscite al 31 marzo 2009

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(Pubblicato il 10-07-2012)

bilancio sociale al 31 marzo 2008

In data 31 marzo 2008 alle ore 18:00, si è riunita l'assemblea dei soci dell'Associazione Yairaiha

Onlus; sono presenti i soci:

Sandra Berardi, Daniele Petramala, Luana Stellato, Fabrizio Grandinetti, Ferdinando Gentile, Felice Adriani.

Il socio Fabio Federico ha delegato il presidente Sandra Berardi ha votare per lui.

All'ordine del giorno i seguenti punti:

Approvazione bilancio finanziario dell'esercizio 2007-2008;

verifica delle attività svolte;

bilancio sociale.

L'assemblea, dopo aver esaminato le attività svolte, visionato il bilancio finanziario ed il bilancio sociale, approva gli stessi all'unanimità.

L'assemblea si dichiara chiusa alle ore 20:00

Cosenza 31 Marzo 2008

Il presidente                                                                      il segretario

Sandra Berardi                                                                Ferdinando Gentile

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(Pubblicato il 22-06-2010)

quadro riassuntivo entrate e uscite al 31 marzo 2008

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(Pubblicato il 10-07-2012)

bilancio sociale al 31 marzo 2007

Associazione Yairaiha O.N.L.U.S.

In data 31 marzo si è riunita l'assemblea dei soci dell'associazione, sono presenti i soci: Sandra Berardi, Daniele Pietramala, Luana Stellato, Fabrizio Grandinetti, Ferdinando Gentile. Il socio Fabio Federico ha delegato Sandra Berardi a votare per lui.

All'ordine del giorno i seguenti punti:

● Approvazione bilancio finanziario dell'esercizio 2006

● verifica delle attività svolte;

● bilancio sociale.

dopo aver preso visione del bilancio proposto dal Presidente l'assemblea dei soci approva all'unanimità e rimanda la discussione degli altri due punti a data da destinarsi.

L'assemblea si dichiara chiusa alle ore 21.30

Cosenza, 31 marzo 2007

Il presidente                                         il segretario

Sandra Berardi                                     Luana Stellato

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(Pubblicato il 26-06-2010)

quadro riassuntivo entrate e uscite al 31 marzo 2007

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(Pubblicato il 10-07-2012)